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Una notte ai Musei (Vaticani)

  • Immagine del redattore: Giandomenico Oliva
    Giandomenico Oliva
  • 30 giu 2023
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 26 ott 2024


L'ingresso dei Musei Vaticani

Nonostante sia lo Stato più piccolo del Mondo, la Città del Vaticano custodisce grandi "pezzi da museo" da far invidia ai suoi principali concorrenti come il MOMA di New York e il Louvre di Parigi. La grande pinacoteca pontificia, denominata con il plurale di Musei Vaticani, racchiude in pochi metri quadrati diversi musei, gallerie, cappelle e sale, nelle quali sono conservate varie opere d'arte accumulate nei secoli dai papi e che arrivano da ogni parte del mondo e non solo. Infatti, pochi sono a conoscenza che tra le varie collezioni sono presenti alcuni reperti extraterrestri.

Sono il secondo museo più visitato al mondo dopo il Louvre di Parigi e i biglietti venduti rappresentano la maggior entrata economica dello Stato insieme a francobolli e souvenir. Aperti tutto l'anno tranne in alcune date specifiche, sono gratuiti l'ultima domenica di ogni mese. Se vi trovate in giro per la capitale e non vi è bastata l'arte che la città vi ha mostrato, i Musei Vaticani sono una tappa obbligatoria per completare la sete di cultura. Ecco, quindi, elencate, alcune delle opere più celebri contenute nei Musei che sicuramente ne avete sentito parlare almeno una volta o che avete visto e studiato sui libri di scuola.


1. IL CORTILE DELLA PIGNA

È la porta d'ingresso dei Musei Vaticani, la prima tappa dopo aver salito la scala d'ingresso. Il suo nome ufficiale è Cortile del Belvedere, ma da tutti è conosciuto con il nome di Cortile della Pigna, per l'omonima grande scultura che troneggia in posizione dominande all'interno del "nicchione". La pigna bronzea di epoca romana vuol essere un simbolo di immortalità e rinascita e, per la sua importanza, è citata anche da Dante nella Divina Commedia.

Inoltre, nel cortiele, è presente anche la Sfera con sfera, munumeto bronzeo dello scultore e orafo romagnolo Arnaldo Pomodoro. Di questa scultura, che ruota spinta dal vento, ne esistono diverse versioni sparse in tutto il mondo.

Il Cortile della Pigna.
Il Cortile della Pigna.

2. IL LAOCOONTE

Durante la visitia, uno dei primi musei che si incontra è il Museo Pio-Clementino (il più grande del complesso) formato da 12 sale che custodiscono importanti collezioni di epoca greca e romana. Una tra queste è sicuramente il gruppo scultoreo di "Laocoonte e i suoi figli". La statua in marmo raffigura la grande sofferenza del sacerdote troiano Laocoonte mentre viene stritolato insieme ai suoi figli da dei serpenti marini mandati dalla dea Atena, protettrice dei Greci. Infatti, come narrato nell’Eneide, il sacerdote si oppose all'ingresso entro le mura della città del grande cavallo in legno donato dai Greci perché lo riteneva pericoloso per i Troiani. E, sapendo com'è andata a finire, non aveva tutti i torti!

Il gruppo scultoreo di Laocoonte e i suoi figli.
Il gruppo scultoreo di Laocoonte e i suoi figli.

3. LA GALLERIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE

Una delle più belle Gallerie, nonché la più lunga galleria coperta d'Italia. In 120 metri sono raccolte 40 mappe che raffigurano (con estrema accuratezza) le varie regioni italiane. A sinistra tutte le regioni che affacciano sul mar Ligure e Tirreno mentre a destra quelle che si affacciano sul Mar Adriatico e Ionio. Il progettista, infatti, voleva rappresentare il corridoio come un'ipotetica camminata sulla vetta degli Appennini. Tenendo conto che le mappe sono state realizzate tra il 1580 e il 1585, si può notare quanto l'Italia risulti un'unica nazione delimitata dai confiini naturali quali le montagne e il mare. L'appartenenza allo stesso popolo la si rappresentava già da trecento anni prima!

La cartina dell'Italia Nova, al termine della Galleria.
La cartina dell'Italia Nova, al termine della Galleria.

4. STANZA DELLA SEGNATURA

La Stanza della Segnatura è una delle stanze vaticane denominate Stanze di Raffaello, quattro sale affrescate da Raffaello e dagli allievi della sua bottega. Il tema iconografico è quello dell'ordinamento ideale della cultura umanistica, divisa in teologia, filosofia, poesia e giurisprudenza, una per ogni parete.

Due pareti della Stanza della Segnatura.
Due pareti della Stanza della Segnatura.

La scuola di Atene

Uno degli affreschi più famosi è sicuramente La scuola di Atene, in cui sono raffigurati i più celebri filosofi e matematici dell'antichità mentre dialogano tra loro. I loro volti sono ispirati a quelli di importanti figure dell'epoca per esempio Leonardo da Vinci presta il volto a Platone.

L'affresco de "La scuola di Atene".
L'affresco de "La scuola di Atene".

Il Parnaso

Su un altra facciata, invece, è affrescato Il Parnaso, il quale raffigura una scena sull'omonimo monte greco che, secondo la mitologia ellenistica, è la dimora delle Muse. Il dio Apollo, coronato di alloro e al centro della composizione, suona una lira da braccio, circondato dalle dee delle arti. A completare la composizione sono presenti diciotto poeti tra i quali è possibile riconoscere Petrarca, Orazio, Omero, Virgilio e Dante.

In questo affresco, così come nell'attiguo Disputa del Sacramento è raffigurato il poeta toscano il quale è stato preso come modello per l'incisione presente sulla faccia nazionale della moneta italiana della 2 euro.

Il volto di Dante Alighieri confrontato con quello della moneta italiana da 2 euro.
Il volto di Dante Alighieri confrontato con quello della moneta italiana da 2 euro.

5. LA CAPPELLA SISTINA

Naturalmente, durante la visita, non può mancare la Cappella Sistina. In molti la aspettano fin dall'inizio e, infatti, non sono pochi i cartelli che propongono scorciatoie per arrivarci. La stanza, dedicata a Maria Assunta in Cielo, è alta 20,70 metri e lunga 40,93 metri per 13,41 ovvero le dimensioni del Tempio di Salomone, così come vengono riportate nell'Antico Testamento. Celebri sono gli affreschi della Creazione di Adamo, nella parte centrale del soffitto, e del Giudizio Universale sopra l'altare, entrambi di Michelangelo.

Dal momento he al suo intento non è possibile scattare delle foto, il soffitto appare più o meno così🤣!

Una riproduzione del soffitto della Creazione di Adamo.
Una riproduzione del soffitto della Creazione di Adamo.

6. I FRAMMENTI DI LUNA

Forse non tutti ne sono a conoscenza ma nella collezione vaticana sono presenti anche quattro frammenti del suolo lunare. Sono stati prelevati durante la missione Apollo 11 del 1969 quando, per la prima volta l'uomo, mise piede sulla Luna. Successivamente l'allora presidente degli Stati Uniti Richard Nixon li ha donati allo Stato Vaticano insieme alla bandiera che ha accompagnato l'equipaggio della navicella durante il viaggio nello spazio. I frammenti, prelevati dagli astronauti nell'area del Mare della Tranquillità, oggi si trovano protetti in una teca nel corridioio di uscita dopo la Cappella Sistina.

La bandiera con i quattro frammenti lunari.
La bandiera con i quattro frammenti lunari.

7. IL PADIGLIONE DELLE CARROZZE

Un'altra alla molto interessante dei Musei è il Padiglione delle Carrozze. Qui in cui sono parcheggiate lussuose e imponenti carrozze oltre al berline da viaggio e le varie automobili che, dal 1929, le principali case automobilistiche hanno donato allo stato pontificio in una sorta di comepetizione a chi omaggiava il Papa con la vettura migliore. Inoltre, nel museo, sono conservate anche le celebri Papamobili utilizzate dai vari ponetifici dal 1976, come quella legata all'attentato subito da Giovanni Paolo II nel 1981.

Due delle vetture presenti nella collezione.
Due delle vetture presenti nella collezione.

8. IL MUSEO GREGORIANO EGIZIO

Nella vasta collezione vaticana è presente un'ala dedicata all'Antico Egitto, nello specifico quello sotto il dominio degli antici romani. Qui sono custoditi antici papiri, iscrizioni geroglifiche, il famoso Libro dei Morti oltre a sarcofagi perfettamente ricamati, oggetti del culto funerario e due mummie ben conservate. Attraversare i corridoi del museo vi permettera di essere catapultati nel tempo e nello spazio, nel suggestivo Medio Oriente di circa 3000 anni fa.

Le due mummie presenti all'interno del Museo
Le due mummie presenti all'interno del Museo

9. LA SCALA ELICOIDALE

Finita la visita, si potrebbe pensare che i capolavori presenti nel museo siano finit. Invece, anche le scalinata che porta all'uscita è una spettacolare opera darte. Si tratta della Scala Elicoidale progettata da Giuseppe Momo nel 1932 e ispirata alla più antica scala elioidale del Bramante, presente sempre nei Musei Vaticani. È un grande esempio di ingegneria arichiettonica perchè la sua forma a doppia elica non permette, a chi scende, di incontrare chi sale, in un ottima gestione della circolazione in entrambe le direzioni. Inoltre, guardandola sia dall'alto che dal basso, presenta uno scenografico effetto visivo di prospettiva.

L'effetto prospettico della scala visto dal basso.
L'effetto prospettico della scala visto dal basso.

10. LA PIETÀ DI MICHELANGELO

Infine, anche se non presente all'interno dei Musei Vaticani ma nella Basilica di San Pietro, la Pietà di Michelangelo merita sicuramente una menzione d'onore tra le bellezze presenti nel piccolo stato. Realizzata dall'artista toscano all'età di soli vent'anni è anche l'unica opera che riporta la sua firma. Scolpita in un unico blocco di marmo di Carrara, la Pietà è simbolo della purezza e della delicatezza dell’animo della Madonna che sorregge il corpo del figlio il quale non appare segnato dalle sofferenze della croce quasi a voler sottolineare che nemmeno la morte può scalfire quel corpo.

La Pietà di Michelangelo.
La Pietà di Michelangelo.


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