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È per l'estasi!

  • Immagine del redattore: Giandomenico Oliva
    Giandomenico Oliva
  • 10 gen 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 26 ott 2024


Il gruppo scultoreo dell'Estasi di Santa Teresa

Tutti abbiamo visto il film Che bella giornata del comico pugliese Checco Zalone uscito nelle sale del 2011. Sono tante le scene divertenti presenti all’interno del film. Una di queste vede il primo incontro tra Checco e Farah in una sala del Museo del Duomo a Milano. La ragazza chiede dove potesse trovare una tela del ‘600 raffigurante l’Estasi di Santa Teresa. Dopo averla trovata ed osservata, Checco le chiede:

«Senti, e perché c’ha questo sguardo un po’…» «È per l’estasi» «Ah, si drogava. E l’hanno fatta Santa, vedi. Questo è il perdono»

Checco e Farah mentre osservano il quadro.
Checco e Farah mentre osservano il quadro.

In realtà il quadro è un’opera realizzata appositamente per il film dal coratino Gregorio Sgarra, artista molto apprezzato per le sue icone su legno ed i suoi dipinti sia classici che moderni. Non si tratta di una riproduzione, bensì di un’opera originale ottenuta facendo una sorta di collage tra un quadro ed una scultura. Il volto è quello della scultura del Bernini, mentre il corpo è ispirato all’opera del pittore Giuseppe Ribera, detto lo Spagnoletto.

Il quadro presente nel film.
Il quadro presente nel film.

La scultura è conservata nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma, nei pressi della stazione Termini. Nell’ultima cappella a sinistra è situato il gruppo scultoreo chiamato Transverberazione di santa Teresa d’Avila, nota anche come Estasi di Santa Teresa, realizzata in marmo e bronzo dorato dal Bernini intorno alla metà del 1600. La scultura, oltre a essere citata nel film di Checco Zalone, è presente nel libro Angeli e Demoni di Dan Brown. Essa rappresenta il terzo Altare della Scienza (le tappe del cammino iniziatico degli Illuminati) il quale costituisce l’Altare del fuoco.


Esterno della chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma.
Esterno della chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma.

L’esaltazione da cui è colpita Santa Teresa non è a causa della droga, come affermato nel film Che bella giornata, ma a causa dell’amore. Infatti la parola transverberazione deriva dal latino transverberare, cioè trafiggere, ed indica, nella mistica cattolica, la trafittura del cuore con un oggetto affilato (freccia o lancia), da parte di una creatura angelica o di Cristo stesso. Nel caso di santa Teresa d’Ávila, il cui cuore sarebbe stato trafitto durante un’estasi da un angelo con una freccia infuocata, come rappresentato dal Bernini.

Dettaglio della Transverberazione di santa Teresa d’Avila.
Dettaglio della Transverberazione di santa Teresa d’Avila.

Come riportato anche in Angeli e Demoni, la scultura è

da molti considerata un capolavoro ma rifiutata da papa Urbano VIII che la riteneva sessualmente troppo esplicita per il Vaticano […] L’Estasi di santa Teresa può essere definita “pornografica”, forse, ma certamente non scientifica. Una volta un critico inglese l’aveva stroncata definendola “l’opera d’arte più inadatta a una chiesa cristiana”. Langdon ne capiva benissimo il motivo: la statua ritraeva santa Teresa con la testa reclinata all’indietro, in preda a un orgasmo travolgente. Per quanto resa in modo artisticamente ineccepibile, non era certo una scena da esporre in Vaticano. […] Subito gli tornò in mente anche la sordida leggenda… Teresa era una suora che fu santificata dopo aver dichiarato di essere stata visitata miracolosamente da un angelo durante il sonno. Più tardi i suoi detrattori avevano insinuato che quella visita aveva avuto un carattere sessuale, più che spirituale. In fondo alla pagina Langdon riconobbe un famoso passo dell’autobiografia di santa Teresa, che lasciava ben poco all’immaginazione: … in un’estasi mi apparve un angelo… io vedevo nella mano di questo angelo un dardo lungo; esso era d’oro e portava all’estremità una punta di fuoco. L’angelo mi penetrò con il dardo fino alle viscere e quando lo ritirò mi lasciò tutta bruciata d’amore per Dio… ma questo indicibile martirio… mi faceva nello stesso tempo gustare le delizie più soavi… Gli sfuggì un sorriso. “Se non è una metafora sessuale questa…


Per approfondire:

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