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Benvenuti al Sud

  • Immagine del redattore: Giandomenico Oliva
    Giandomenico Oliva
  • 17 gen 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 26 ott 2024


Castellabate

«Uno dei Borghi più belli d'Italia» direbbe Gerry Scotti se sentisse parlare di Castellabate, piccolo comune sulla costiera cilentana, in campania. E il paese uno, dei borghi più belli d'Italia, lo è davvero, come riportato sul sito dell'omonima associazione che si pone l'obiettivo di "valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti".

Una scena del film con, sullo sfondo, Castellabate..
Una scena del film con, sullo sfondo, Castellabate..

BENVENUTI AL SUD

Situato sui rilievi del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Castellabate ha raggiunto la notorietà grazie a Benvenuti al Sud, film del 2010 diretto da Luca Miniero, remake del film francese Giù al Nord, con protagonisti Claudio Bisio e Alessandro Siani. Nel comune, infatti, si è sviluppato una sorta di turismo cinematografico o cineturismo, dove i visitatori ricordano le varie piazze, palazzi e panorami visti nel già citato film. Noi li ripercorreremo insieme, andando alla ricerca di tutti i luoghi che hanno fatto da sfondo alle avventure del direttore delle poste e dei suoi collaboratori.

La targa con la frase pronunciata da Gioacchino Murat.
La targa con la frase pronunciata da Gioacchino Murat.

QUI NON SI MUORE

La prima scena in cui Castellabate si presenta non è tutt'altro che vivace. Il protagonista raggiunge quella che sarà la sua nuova casa sotto un temporale, ritrovandosi faccia a faccia con una targa commemorativa riportante la frase "Qui si muore". Il giorno seguente, passato il maltempo e alla luce del sole, sarà rivelata la vera frase detta dal generale francese e re di Napoli Gioacchino Murat nel novembre del 1811. La targa si trova in piazza Nicola Perrotti, luogo in cui si trova anche l'omonimo palazzo, dimora del neo direttore. La facciata e le case adiacenti sono riconoscibili in molte scene del film.

Palazzo Perrotti, dimora del direttore dell'ufficio postale.
Palazzo Perrotti, dimora del direttore dell'ufficio postale.

COSTABILE GRANDE E COSTABILE PICCOLO

Alle spalle del palazzo si trova Castello Sant'Angelo, costruito dall'abate Costabile Gentilcore sull'omonimo colle, il quale oggi si affaccia sulla piazza che porta il suo nome. Infatti San Costabile è anche il patrono del paese e da il nome ai due dipendenti delle poste presenti nel film chiamati rispettivamente Costabile grande e Costabile piccolo. E nella piazza-terrazza dedicata al Santo si può ammirare uno dei panorami più belli della costiera cilentana che si affaccia sul golfo di Salerno. Dal belvedere, infatti, è possibile ammirare tutta la costiera amalfitana fino a scrutare le isole di Capri e Ischia. Il panorama che si scruta dalla piazza è possibile ritrovarlo in alcune scene del film, quali quella della banda cittadina che suona in onore del santo patrono.

Il panorama che è possibile ammirare dal belvedere San Costabile. In basso la frazione di Santa Maria di Castellabate e sullo sfondo la costiera amalfitana.
Il panorama che è possibile ammirare dal belvedere San Costabile. In basso la frazione di Santa Maria di Castellabate e sullo sfondo la costiera amalfitana.

POSTA!

Spostandoci più all'interno del comune, girando tra le strette viuzze, si arriva a piazza 10 ottobre 1123, una tra i luoghi più famosi del film. Qui, infatti, si dovrebbe trovare l'ufficio postale nel quale il protagonista viene trasferito. Diciamo dovrebbe perché nella realtà in quei locali si trova un bar, riadattato con le insegne delle poste. Nella piazza inoltre, si svolgono le varie scene delle pause caffè e delle partite a calcio balilla, nonché la pallonata alla finestra del capo dei vigili urbani.

Piazza 10 ottobre 1123. Sulla destra il locale del presento ufficio postale.
Piazza 10 ottobre 1123. Sulla destra il locale del presento ufficio postale.

ABBASCE ALLA MARINE...

Allontanandoci dal paese lungo la strada provinciale 61, possiamo ammirare i vari tornanti che fanno da sfondo alle varie scene girate sul motorino per consegnare la posta con le relative pause di limoncello, fino ad arrivare alla costa nella frazione marittima di Santa Maria di Castellabate. Qui troviamo la medievale Torre della Pagliarola, conosciuta anche con il nome di Torre Perrotti, la quale nel film fa da sfondo alla festa di San Costabile. La torre, dichiarata di interesse storico-artistico particolarmente importante dalla Commissione Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, faceva parte del sistema difensivo degli Angioni e degli Aragonesi contro le invasioni dei Turchi e degli spagnoli. Nelle vicinanze delle torre troviamo il Porto delle Gatte, così chiamato per il particole effetto dei portici illuminati che ricordano gli occhi dei felini. Qui si svolge la cena tra tutti i colleghi dell'ufficio postale.

La spiaggia di Santa Maria di Castellabate. Sullo sfondo è possibile notare Torre Perrotti.
La spiaggia di Santa Maria di Castellabate. Sullo sfondo è possibile notare Torre Perrotti.

Infine, a conclusione del tour, non possiamo non citare la masseria "La Torretta", dove si svolgono le scene relative al rapimento della moglie del direttore dell'ufficio postale per ricreare gli stereotipi che vedono il sud violento e delinquente. La masseria fortificata del XVII secolo si trova in località San Marco, a sud della frazione marina, subito riconoscibile dalla torre che affaccia sulla strada.

Masseria "La Torretta" nella frazione di San Marco.
Masseria "La Torretta" nella frazione di San Marco.

Altri luoghi di interesse che non compaiono nel film sono sicuramente la Basilica pontificia di Santa Maria de Gulia e il Santuario di Santa Maria a Mare nella frazione marina del comune che completano il tour cinematografico alla scoperta di uno dei luoghi più belli d'Italia.



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