Amman, la porta d'ingresso della Giordania
- Giandomenico Oliva
- 7 lug 2023
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 27 apr 2024

Amman è la capitale della Giordania, porta d'ingresso di questa splendida regione. Il suo moderno aeroporto nel deserto accoglie turisti da ogni parte del mondo e rappresenta l'approdo iniziale per l'esplorazione di questo fantastico territorio.
TAXI DRIVER
Ma oltre l'aeroporto ad Amman, così come in tutta la Giordania, non troverete mezzi pubblici come bus, tram o metropolitana ad attendervi. Il trasporto pubblico su ruote, infatti, è molto limitato e di piccole dimensioni.
In c
ompenso troverete un elevatissimo numero di taxi che in ogni punto della città sarà pronto ad accogliervi per portarvi in qualsiasi destinazione voi vogliate. Non preoccupatevi se vi sentite spaesati e disorientati. Saranno loro a trovarvi e individuarvi e con un colpo di clacson segnaleranno la loro presenza.
Per quanto riguarda il prezzo, invece, tenetevi pronti a contrattare. Se siete dei bravi mercanti, riuscirete a scendere di prezzo fino a 2 o 3 JOD e farvi scarrozzare da una parte all’altra della città.
Tenete conto che l’area metropolitana di Amman è immensa, in un arzigogolato groviglio di strade che salgono e scendono le varie alture, rendendola caotica e confusionaria. Qui, infatti, ci vive circa il 45% della popolazione giordana formata da anime differenti che la rendono variegata e cosmopolita.
LA CITTÀ DEI 7 COLLI
Così come Roma, anche Amman sorge su 7 colli nonostante oggi l'area urbana ne comprende ben 19. Sono chiamati Jabal (montagna) e prendono il nome da una caratteristica della collina.
Una delle prime civiltà ad abitare l'area risale al Neolitico, circa 7000 anni prima di Cristo. Nella sua periferia nord sono state ritrovate alcune statue antropomorfe considerate oggi le più antiche sculture raffiguranti l'uomo, oggi custodite nel museo della Giordania e nel Museo Archeologico della Giordania.

In seguito, nell'Età del Ferro, l'area divenne la base del popolo degli Ammoniti, discendenti di Ammon, figlio di Lot, nipote di Abramo, così come raccontato nella Genesi. Quel popolo si stabilì sulle colline a est del Giordano e fondò la città di Rabbath Ammon dichiarandola capitale.

LA CITTADELLA
Su uno dei colli sorge la Cittadella che rappresentava l'acropoli della Amman greca, ribattezzata al tempo con il nome di Filadelfia, ovvero amore fraterno, in onore del sovrano macedone d'Egitto Tolomeo II Filadelfo, che occupò e ricostruì ciò che rimaneva della vecchia capitale degli ammoniti.
In seguito anche i Romani governarono sull'area e vi costruirono numerosi edifici come il tempio dedicato ad Ercole.

La mano di Ercole
Come un gigante che cerca di riemergere, la mano di Ercole è ciò che rimane dell'imponente statua romana del forzuto dio mitologico greco. Forse alta circa 12 metri e scolpita nella pietra, della statua oggi rimangono solo tre dita e un gomito, gli unici pezzi sopravvissuti al crollo forse per uno dei tanti terremoti che in passato hanno colpito la zona.

Il teatro
Situato fuori dall'Acropoli e incastonato ai piedi di una collina, il teatro romano è il più grande di tutta la Giordania. Di epoca classica e con una capienza di circa 6000 posti è utilizzato ancora oggi per vari eventi e spettacoli.

Il Palazzo degli Omayyadi
Dopo i Romani, in Giordania arrivarono i Bizantini e infine i musulmani. Sotto il califfato degli Omayyadi, Philadelphia diventa Amman in onore del vecchio toponimo ammonita. Espressione di quell’epoca è il Palazzo degli Omayyadi, in parte in rovina con la cupola restaurata.
Sulla Cittadella, oggi, rimangono resti dei vari popoli che si sono susseguiti nella regione come in un affascinante viaggio nel tempo che tocca varie epoche della storia.

LA STAZIONE
Tralasciando la parte storica, Amman presenta alcune peculialità, alcune di nicchia, che meritano comunque di essere visitate. Una tra queste è sicuramente la vecchia stazione cittadina, ormai in disuso, ma un tempo un vero fiore all'occhiello della Giordania.

L'unica guida (che parla prevalentemente arabo) vi accompagnerà attraverso le antiche carrozze che un tempo trasportavano i passeggeri dalla Turchia alla Siria fino all'Egitto. Sedie e tavolini in legno con comode sedute in stoffa, tende e tappeti vi catapulteranno in un'atmosfera dei primi anni del '900.

Come se non bastasse, il loquace cicerone vi mostrerà ogni singolo pezzo di locomotiva, alcune delle quali ampiamente da rottamare, decantandone le qualità che un tempo le contraddistinguevano. Inoltre, nella vecchia e polverosa sala di controllo, oggi adibita ad museo anch'esso alquanto datato, sarà come essere immersi nelle ambientazioni del vecchio e selvaggio west. Sicuramente un'esperienza diversa e insolita da quelle che la Giordania ha da offrire.
LE MOSCHEE
Ma Amman ha ancora molto altro da offrire. Dal punto di vista religioso, infatti, la massima manifestazione della fede musulmana è data dalle moschee, come la caratteristica Abu Darwish, realizzata a mosaico alternando pietre nere e bianche. Costruita nel 1961 sulla sommità di uno dei sette colli di Amman, è stata modellata seguendo le forme e i colori tipiche dell'architettura damascena.
Essendo accessibile solo per i musulmani, è difficilmente inserita nei classici itinerari turistici, complice anche l'elevato dislivello che bisogna impegnare per raggiungerla dal centro. Ma se la si vuole visitare anche solo esternamente, il taxi può rappresentare un giusto compromesso.

Maestosa e imponente, invece, è la moschea di Re Abdullah I, costruita negli anni ‘80 del ‘900, e sormontata da una cupola azzurra di 35 metri di diametro che può contenere fino a 7mila persone. A differenza della prima, questa moschea è una delle poche visitabili della Giordania, aperta anche ai turisti e non solo al culto della fede musulmana.
Per raggiungerla bisogna anche in questo caso trovare un compromesso tra un bel trekking che si snoda tra le tortuose strade della capitale o un comodo taxi che farà il lavoro sporco al posto vostro.

AL ABDALI
Se il tempo a disposizione per visitare Amman sta per giungere al termine, vi consigliamo di prenotare un taxi per raggiungere la moschea, dal momoento che nelle immediate vicinanze c'è una chicca da non perdere.
Non avete visto tutto di Amman se non vi regalate un giretto al modernissimo e supertecnologico distretto commerciale di Al Abdali. In poche centinaia di metri quadrati sono racchiusi edifici governativi, centri commerciali e ospedalieri, aree residenziali e strade per lo shopping, come il pedonale Abdali Boulevard fiancheggiata da boutique eleganti e ristoranti raffinati. Una nota di modernità che stona con il centro di Amman, in un forte contrasto tra lusso e modestia che quasi fa dimenticare di essere in un paese mediorientale.

Una giornata basta e avanza per visitare quanto detto. Ma se si ha più tempo a disposizione si possono visitare il Museo della Giordania o il Museo Reale dell'Automobile (entrambi non inclusi nel Jordan Pass), la colorata Rainbow Street o perdervi nei vari souk cittadini, piccoli mercatini che vendono un po' di tutto, dalle spezie all'abbigliamento, dalla frutta e la verdura all'artigianato locale.
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