Monte Fuji senza neve: non accadeva da 130 anni
- Giandomenico Oliva
- 2 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Il 31 ottobre segna un momento significativo nel calendario giapponese, non solo per la celebrazione di Halloween, ma anche per un curioso e preoccupante fenomeno climatico: la cima del Monte Fuji, simbolo indiscusso del Giappone, si presenta quest'anno senza neve. Un evento mai verificatosi nei 130 anni di registrazioni meteorologiche, che solleva interrogativi sulla salute del nostro pianeta e sugli effetti dei cambiamenti climatici.
Tradizionalmente, la cima del Monte Fuji inizia a imbiancarsi intorno al 2 ottobre, ma nel 2023 la prima apparizione di neve si è verificata solo il 5 ottobre. Questa tempistica anomala è ancora più evidente se si considera che, in passato, il 26 ottobre rappresentava la data di inizio dell'inverno per la montagna, segnata da un velo bianco di neve che ricopriva il suo profilo iconico. I record storici mostrano che gli inverni precedenti hanno sempre portato la neve in anticipo, creando un contrasto evidente con la situazione attuale.
La ragione di questa anomalia è da ricercarsi nelle temperature eccezionalmente elevate che hanno caratterizzato l'estate giapponese del 2024. Quest'anno è stato registrato il più caldo di sempre, un fenomeno che non può essere ignorato. Le alte temperature non solo influenzano la neve sul Monte Fuji, ma si riflettono anche su un vasto numero di ecosistemi e comunità locali, suggerendo una tendenza che potrebbe diventare sempre più comune se non affrontata con decisione.
Il Monte Fuji, alto 3.776 metri, è molto più di una semplice montagna; è un simbolo culturale, spirituale e naturale per il Giappone. La sua bellezza mozzafiato attrae milioni di visitatori ogni anno, ma l'assenza di neve mette in discussione la sua stabilità ecologica. Come molti vulcani giapponesi, Fuji è dormiente da secoli; l'ultima eruzione risale a circa tre secoli fa. Ma mentre il vulcano riposa, il clima intorno a lui continua a cambiare, lasciando una domanda fondamentale: quanto a lungo potrà resistere a queste variazioni estreme?
La situazione del Monte Fuji è un campanello d'allarme per il resto del mondo. Le anomalie climatiche stanno diventando sempre più evidenti e i segnali sono chiari: il tempo sta cambiando e con esso i nostri ambienti naturali. Dobbiamo riflettere su come le nostre azioni quotidiane influenzano il clima globale e sulla necessità di adottare misure più sostenibili per proteggere il nostro pianeta.
In conclusione, il Monte Fuji, un simbolo di bellezza e resilienza, ci ricorda che la natura è fragile e che le anomalie climatiche possono avere ripercussioni ben oltre ciò che possiamo vedere. Mentre ci avviciniamo all'inverno, speriamo che la prossima volta che guarderemo verso la cima di questa maestosa montagna, la vedremo di nuovo imbiancata, non solo dalla neve, ma anche dalla consapevolezza collettiva della necessità di proteggere il nostro ambiente.
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